Il questionario è uno strumento versatile, è un utile metodo di esame a scuola, per la propria strategia di comunicazione, o ancora per la formazione continua in azienda. Per creare un questionario, che restituisca delle informazioni utili, bisogna garantire una coerenza di fondo tra: l'obiettivo, i destinatari e il registro da utilizzare.
Tuttavia, visto che la ricerca mette a disposizione diverse tecniche di rilevazione statistica, bisogna accertarsi che il questionario sia lo strumento di indagine adatto a costruire la propria base dati.
Per capire se il questionario sia lo strumento adatto ai propri scopi, bisogna capire che tipo di dati si raccoglieranno. Il questionario è utile, se si useranno dati quantitativi, perché standardizzabili. Il questionario, infatti, è tipicamente una sequenza di domande con delle risposte “preconfezionate”, tra cui l’interlocutore deve scegliere. Al contrario, l’intervista è uno strumento di statistica qualitativa, caratterizzato da risposte aperte non standardizzabili. Appurato che il questionario sia lo strumento adatto, bisognerà fare delle scelte riguardanti:
Uno strumento molto utile per la creazione di un questionario è sicuramente Moduli Google Tuttavia, prima di cominciare a scrivere, bisogna scegliere il target a cui ci si rivolge. C’è differenza tra quiz come metodo di esamee indagine statistica; oppure tra un format per la formazione continua in azienda e uno strumento di marketing e comunicazione. Dalle caratteristiche del target e dai propri obiettivi di ricerca, dipendono tutte le scelte che seguiranno sulla configurazione del questionario.
È importante sapere come scegliere un titolo per il questionario. Come per le elearning platform, i questionari vengono sempre più somministrati con la tecnologia digitale. Un titolo semplice ed esaustivo, aiuta l’intervistato a capire immediatamente l’ordine di idee in cui collocarsi: sapere cosa sta per accadere, predispone e apre la mente.
(Fonte: Quizzabo)
Ovviamente il tone of voice del titolo deve essere coerente con il target a cui è destinato il questionario.
Approfondimento: L'impatto della gamification a scuola e sul lavoro
Il numero di domande da inserire in un questionario dipende dall’obiettivo che si vuole raggiungere, ad esempio: Se si utilizza il quiz per la comunicazione del brand, l’obiettivo è mantenere alta l’attenzione sui contenuti e limitare al minimo il tasso di abbandono del game, per far arrivare il messaggio; Se il questionario è puro metodo di esame, a scuola come nel lavoro, il superamento della prova prevede che si risponda, in modo corretto, a più domande possibili .
In un questionario digitale customizzabile, il numero delle domande più adatto alla classe, va scelto anche in relazione a età media e capacità di apprendimento. Il numero delle domande quindi non si può stabilire a priori e non è una questione da sottovalutare, in quanto determina la durata del quiz e dunque la probabilità che i giocatori terminino il game.
Quando si scrivono contenuti, non esiste il registro ideale. Il linguaggio di un questionario deve tener conto di diversi elementi: la complessità e la ricercatezza dei temi trattati, la lunghezza delle parole e dei periodi, la leggibilità, la UX, quindi anche la scelta di colori e immagini.
(Fonte: Quizzabo)
La scelta del linguaggio da utilizzare è un lavoro di content curation e il registro varia in funzione del target di riferimento: business, scuola, soggetti con difficoltà specifiche: la tecnologia digitale offre la possibilità di personalizzare il contenuto, adattando il questionario alle esigenze di un pubblico specifico.
Un’altra scelta da fare, quando si crea un questionario, è la struttura delle domande e delle risposte. La differenza tra una domanda con immagini, o di solo testo ha a monte obiettivi e destinatari diversi.
(Fonte: Quizzabo)
Le domande con immagini si prestano molto a tutti i casi in cui il destinatario debba fare un’analisi visiva per poter rispondere. Ne sono esempio, il caso in cui si carica un quadro, per chiedere autore e titolo dell’opera. Oppure, quello in cui si voglia caricare il grafico di una funzione, per chiederne le caratteristiche.
(Fonte: Quizzabo)
Il procedimento diametralmente opposto è la modalità risposte con immagini.
Un layout con sole risposte di testo è adatto a una valutazione scolastica intermedia, o all’esame finale di un corso di formazione continua in azienda. Il carattere è formale e l’obiettivo è quello di porre l’attenzione sul contenuto, mentre le immagini potrebbero distrarre, o risultare pesanti. Esempi di domande con risposte di solo testo sono: l’anno di nascita di un personaggio storico, o il tasso di interesse applicato su un prestito.
(Fonte: Quizzabo)
Oggi le piattaforme digitali danno l’opportunità di inserire dei feedback per ogni risposta data. I feedback consegnano all’utente la soluzione corretta. I feedback possono essere sottoforma di solo testo, sola immagine, o entrambi.
(Fonte: Quizzabo)
Non è obbligatorio inserirli, ma possono costituire un utile strumento formativo, per la loro immediatezza e per la semplicità di elaborazione.
Riepilogando, per costruire una buona base dati servono buone domande (post sui bias delle domande). Il questionario è adatto quando si raccolgono dati raggruppabili e i risultati sono tanto più significativi, quanto più si è tenuto conto delle caratteristiche del target.
L’intervista, all’opposto permette di esplorare l’eterogeneità della popolazione di riferimento e di mettere in luce aspetti e relazioni causa/effetto, che ai dati quantitativi possono sfuggire.
Risorsa gratuita: La piattaforma di gamification Quizzabo
Risorsa gratuita: Come costruire un quiz online
Risorsa gratuita: Le scelte da fare per creare un quiz