Le aziende cominciano ad utilizzare la gamification anche nei propri processi di selezione. L’utilizzo del gioco e dell’intrattenimento nel recruiting va sotto il nome di Recrutainment. L’Orèal è stata tra le prime aziende ad avvalersi del recrutainment: nel 2010 ha lanciato REVEAL, un Business Game organizzato in reparti aziendali virtuali, per mettere alla prova i futuri talenti.
I motivi per cui aziende come L’Orèal si avvalgono del gioco nel recruiting sono molteplici.
La gamification può migliorare il tradizionale processo di selezione, che comporta ancora oggi, molti sacrifici in termini di costi e tempi sia per l’azienda, che per il candidato.
La gamification, oltre a portare innovazione, può diventare la soluzione con cui ottimizzare il reclutamento dei talenti, riducendo costi e tempi.
In un’ottica di efficace allocazione delle risorse, per le aziende è necessario risolvere due problemi: ridurre i costi di acquisizione dei talenti e trovare le persone adatte al ruolo. Se si trascurano questi due aspetti, a parità di altre condizioni, si può arrivare a un appesantimento delle voci di costo, a giovani con difficoltà ad essere assunti e a recruiter che fanno difficoltà a trovare persone adeguate.
I KPI (Key Performance Indicator) di un processo di selezione sono molti. Semplificando, per ottenere buoni indicatori di performance del processo recruting bisogna tener conto di due elementi:
Il primo è di più facile determinazione e comprende i costi direttamente imputabili a tutto il processo di selezione: dai costi per la progettazione, ai costi amministrativi per l'assunzione del candidato scelto.
Gli effetti del Recrutainment sono evidente, quando si vuole valutare una riduzione dei costi, conseguente al suo utilizzo. In base alla configurazione del processo, si peserà più o meno sulle componenti di costo totale, ad esempio, riducendo le trasferte di esperti, i costi per i job post. Inoltre, avvalendosi di giochi replicabili e piattaforme di gamification, con la possibilità di variare contenuti della prova, si eviterà una moltiplicazione dei costi organizzativi e del personale coinvolto, potendolo anzi dedicare ad altri aspetti del processo.
Naturalmente, ogni settore ha le sue specificità e proprio per questo, anche il processo di Recrutainment deve essere adattato alla realtà aziendale e alle singole fasi, affinché questo sia efficace e poco costoso.
Casi di Recruitainment di successo sono sicuramente l’esperienza di L’Oréal con il gioco Reveal del 2010, il “My Marriot” della catena di hotel Marriot e l’accademia del servizio postale francese Formaposte.
L’Orèal nel 2010 ha lanciato unBusiness Game, per mettere alla prova i futuri talenti. REVEAL era un gioco gestionale diviso per dipartimenti. Nel reparto logistico, ad esempio, il giocatore doveva mostrare le proprie abilità, nel gestire scorte e flussi di materiali. Inoltre da anni L’Orèal porta avanti Brandstorm: un contest gamificato, in cui squadre da tutto il mondo si sfidano per creare un salone altamente innovativo e un’esperienza di acquisto per i clienti della società.
Formaposte si è resa conto che dopo aver speso soldi e tempo in formazione e selezione, un quarto dei dipendenti lasciavano l’azienda. Così ha fatto ricorso a un gioco per testare il reale interesse dei potenziali nuovi fattori: il gioco simulava una settimana di prova e precedeva la candidatura vera e propria. In questa settimana i candidati dovevano eseguire dei compiti a degli orari e ritmi di lavoro specifici. Il tasso di abbandono del lavoro è sceso all’8%.
Nel 2016 Unilever lancia il proprio processo di selezione, utilizzando il gioco e l’Intelligenza Artificiale. In particolare Unilever si serve di giochi online e di interviste con riconoscimento facciale. Quello di Unilever è forse l’esempio più integrato di recrutainment, perché mette a sistema diverse metodologie di valutazione, ognuna idonea ad indagare uno specifico aspetto del candidato.
Alla base del successo aziendale, ci sono le persone. Per avvalersi dei talenti giusti, le aziende stanno configurando i processi di selezione con sempre più attenzione. In un discorso più generale, oggi è importante riconoscere il contributo del processo di selezione alla corretta allocazione delle risorse aziendali, per poter sfruttare al meglio i vantaggi della gamification